L’avvocato è un professionista che offre un’obbligazione di mezzi, ovvero mette a disposizione dell’assistito (non cliente) le proprie conoscenze ed esperienza per la prevenzione o soluzione di una controversia di natura giuridica.
Purtroppo o per fortuna, quella forense non è più la professione svolta da un élite di studiosi, bensì oggi opportunità di lavoro per circa 250.000 italiani. Dati ISTAT chiariscono che se nel 1970 i laureati in giurisprudenza erano meno di 6000 all’anno, nel 2010 diventavano circa 22.000 all’anno, di cui oltre il 50% rimaneva disoccupato nei tre anni successivi alla laurea. Tale difficoltà a reperire un’occupazione spingeva i neo giuristi verso la professione forense, che oggi conta tra le sue fila circa 250.000 avvocati in tutta Italia.
All’aumento del numero di avvocati è conciso l’abbattimento dei minimi tariffari, che ha definitivamente sottratto alla nobile professione forense il prestigio che la storia da sempre le riconosceva.
L’elevato numero di iscritti e l’abbattimento di regole chiare per la tariffazione dell’opera intellettuale prestata hanno innescato logiche di mercato che hanno danneggiato tanto gli avvocati che i loro assistiti.
L’avvocato è un professionista che per sopravvivere alle logiche di mercato è oggi costretto a sobbarcarsi un rischio d’impresa assai gravoso. Prima di agire egli deve infatti pensare ai costi di gestione (affitto, condominio, bollette, imposte e tasse) dello Studio ove esercita, allo stipendio dei collaboratori, ai costi di formazione continua, quelli delle banche dati, ai premi delle assicurazioni che è costretto a pagare per lavorare. E’ pertanto sconsigliabile affidarsi a professionisti che offrono prestazioni a prezzi troppo bassi rispetto a quelli indicati dal Ministero di Giustizia (D.M. 55/2014 ). Un parcella troppo bassa potrebbe essere sintomo del fatto che l’avvocato seguire troppi casi contemporaneamente e compensa il basso costo della prestazione con il numero di prestazioni eseguite. Quindi potrebbe non riuscire a dedicare ad ogni caso il tempo che merita. Quella dell’avvocato è una professione di studio e ponderazione, che richiede il tempo. Se è vero che il tempo di ognuno è denaro, allora è altrettanto vero il detto popolare secondo cui: chi poco paga, poco ottiene. Quanta attenzione vuoi che sia prestata al tuo caso?
Chiarito chi è l’avvocato oggi, occorre sfatare due grandi luoghi comuni:
La Legge 247 del 2012, art. 13, prevede che la pattuizione del compenso professionale sia libera e scritta. Seppur libera, la pattuizione economica viene oggi ricondotta al Decreto Ministeriale n. 55 del 2014. Infatti l’art. 1 del predetto D.M. 55/2014 recita testualmente: “Il presente regolamento disciplina per le prestazioni professionali i parametri dei compensi all’avvocato quando all’atto dell’incarico o successivamente il compenso non sia stato determinato in forma scritta, in ogni caso di mancata determinazione consensuale degli stessi, comprese le ipotesi di liquidazione nonché di prestazione nell’interesse di terzi o prestazioni officiose previste dalla legge (…) “
Pertanto, sebbene siano stati aboliti i minimi tariffari, la legge offre dei parametri di riferimento.
Ad esempio, lo Studio Salata si avvale di un software certificato e sempre aggiornato, per la redazione di preventivi a norma di legge.
Il prezzo della prestazione è sempre determinato, e quindi proporzionato, al valore della controversia.
Il nostro Studio Legale ascolta gratuitamente le problematiche sottoposte dai suoi assistiti e, sempre gratuitamente, redige preventivi a norma di legge prima di avviare qualunque attività.
Orbene, alla luce di quanto detto sino ad ora, appare chiaro che il costo della parcella non può essere considerato uno dei fattori primari da prendere in considerazione nella scelta del proprio difensore di fiducia.
Anche quello dell’Avvocato “bravo” è un luogo comune da sfatare!
Evitando di credere ai “tuttologi” (gli avvocati che esercitano in ogni campo del diritto n.d.r.), si chiarisca che la bravura dell’avvocato non coincide con le nozioni conosciute, bensì con la sua capacità di ricercare elementi e nozioni utili alla soluzione della problematica sottoposta.
Si tratta pertanto della quantità, oltre che qualità, di tempo che l’avvocato dedica al singolo caso.
Alla luce di quanto considerato, tenute a mente le logiche di mercato cui deve oggi piegarsi ogni avvocato libero professionista per rimanere in attività, per scegliere un avvocato, suggeriamo di considerare quanto segue.
Tutti gli avvocati conoscono i giudici perchè li incontrano in Tribunale. Quelli che li conoscono per li incontrano fuori dal Tribunale, e per questo millantano favoritismi, dovrebbero farvi sorgere i seguenti interrogativi:
Un professionista serio non ricorrerà mai a certi mezzucci per lavorare.
Se non hai ancora trovato risposte alle nostre domande, forse non hai nemmeno trovato il tuo avvocato di fiducia.
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