Nel panorama fiscale italiano, le DTA (Deferred Tax Asset) rappresentano uno strumento tecnico-contabile spesso sottovalutato, ma di fondamentale importanza per imprese e professionisti. Quando convertite in crediti fiscali, queste attività possono essere cedute, monetizzate o utilizzate per abbattere il carico tributario. In questo articolo analizziamo le regole vigenti nel 2025 sulla cessione dei crediti fiscali derivanti da DTA, con un taglio sia pratico che legale.
Le DTA sono attività per imposte anticipate: poste attive di bilancio che derivano da differenze temporanee tra valore civilistico e fiscale, da perdite riportabili o da deduzioni come l’ACE. In pratica, rappresentano un credito futuro verso l’erario che potrà essere utilizzato per ridurre le imposte nei prossimi esercizi.
Esempi comuni di DTA includono:
La normativa italiana consente, in casi specifici, la trasformazione della DTA in credito d’imposta. Questo avviene in presenza di eventi che rendono incerto o impossibile l’utilizzo futuro della DTA (es. liquidazione, perdite durevoli, cessione NPL, operazioni straordinarie).
In particolare:
Ad aprile 2025, le uniche trasformazioni attive sono quelle previste dalla disciplina generale, valida per tutte le imprese che abbiano esercitato l’opzione DTA e pagato il relativo canone.
Sì. I crediti d’imposta derivanti da DTA possono essere ceduti.
Una volta trasformata, la DTA diventa un credito fiscale vero e proprio: liquido, esigibile e liberamente trasferibile.
Il quadro normativo di riferimento è rappresentato da:
Al contrario di quanto accade per i crediti da Superbonus 110%, non è richiesto che il cessionario sia un soggetto qualificato. Il credito fiscale da DTA può essere ceduto:
L’unico vincolo è che il credito sia ceduto al valore nominale (ossia il valore fiscale riconosciuto), anche se il prezzo di cessione può essere pattuito liberamente tra le parti.
Per realizzare la cessione di un credito fiscale da DTA, occorre:
Non è necessario passare per la piattaforma online utilizzata per i bonus edilizi, rendendo la procedura più snella e flessibile.
A differenza dei crediti edilizi:
La cessione dei crediti fiscali derivanti da DTA rappresenta una valida opportunità di liquidità e pianificazione fiscale. Il regime vigente nel 2025 è chiaro e favorevole: i crediti possono essere ceduti senza vincoli, utilizzati in compensazione o richiesti a rimborso.
Per imprese in liquidazione, in difficoltà finanziaria o soggette a operazioni straordinarie, è fondamentale valutare:
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